Wird KI professionelle Konferenzdolmetscher ersetzen?

Dovunque io vada, a ogni conferenza, ma anche a cena con gli amici, non si parla d’altro che di AI. Una domanda che sento spesso è: l’intelligenza artificiale a breve sostituirà gli interpreti professionisti? Indubbiamente i traduttori automatici di testi e le applicazioni di traduzione simultanea hanno fatto grandi passi avanti e in questo breve articolo vorrei esporvi la mia personalissima opinione, dal mio punto di vista di interprete, esplorando i limiti e le potenzialità della tecnologia rispetto alle prestazioni umane.

L’intelligenza artificiale e la lingua

Negli ultimi 3-5 anni, l’IA ha fatto passi da gigante nel campo delle lingue. Piattaforme come Google Translate e DeepL offrono traduzioni rapide e sempre più accurate, mentre dispositivi come gli auricolari intelligenti promettono interpretazioni istantanee. Queste soluzioni tecnologiche però presentano ancora limiti significativi e margini di errore piuttosto ampi e imprevedibili. 

 

È vero che l’IA può tradurre parole e frasi, ma spesso fatica a comprendere il contesto culturale, le sfumature emotive e le espressioni idiomatiche. Ad esempio, un interprete umano sa che il modo di dire tedesco “Alles in Butter”, che significa “Va tutto bene”, non può essere semplicemente tradotto parola per parola, ovvero con “Tutto in burro”. Richiede un adattamento culturale che solo una mente umana può fornire.

Il ruolo dell’interprete umano

Un interprete professionista non si limita a tradurre parole. Il suo ruolo è quello di creare un ponte tra culture, facilitando la comunicazione in modo fluido e naturale. Durante una conferenza internazionale, un corso di formazione o una trattativa aziendale, l’interprete deve gestire non solo il linguaggio parlato e i termini tecnici specifici del settore, ma anche il tono, le emozioni e le dinamiche interpersonali. E l’ascoltatore non deve avere la sensazione che si tratti di una traduzione.

In situazioni complesse, come quelle tecniche, legali o diplomatiche, la precisione è fondamentale e un errore di interpretazione può avere conseguenze gravi. Gli interpreti umani sono formati per gestire queste sfide con competenza e sensibilità, qualità che l’IA non è ancora in grado di replicare.

Interprete e robot: una collaborazione possibile

Nonostante i limiti, l’IA può essere uno strumento di lavoro per gli interpreti. Ci sono delle app dedicate che ad esempio possono aiutare l’interprete durante la preparazione prima di un evento, per approfondire rapidamente l’argomento della conferenza, estrapolare termini tecnici o magari ottenere il riassunto della biografia di un relatore. Inoltre, in situazioni non critiche o molto informali, la tecnologia può offrire una traduzione veloce di un documento.

Nei contesti professionali e istituzionali invece la presenza di un interprete umano rimane insostituibile. La tecnologia allo stato attuale può affiancare l’interprete di conferenza, ma non sostituirlo.

E la riservatezza?

Noi interpreti di conferenza per etica e per codice deontologico siamo legati alla più totale segretezza e riservatezza. Le app, soprattutto quelle gratuite, non garantiscono la tutela dei dati, e anche su quelle a pagamento non abbiamo un vero controllo sulla gestione delle informazioni che immettiamo. L’interprete umana invece, al pari di un medico, di un legale o di uno psicologo tratta sempre con la massima riservatezza tutta la documentazione che riceve e le informazioni di cui viene a conoscenza durante una collaborazione con un cliente.

Conclusione: ancora non ci siamo

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando molti settori, ma quando si tratta di interpretazione professionale, la componente umana resta imprescindibile. Gli interpreti non sono solo esperti di lingue; sono mediatori culturali, facilitatori di comunicazione e custodi (spesso maniacali) della precisione. Considerando che a volte anche un solo errore può compromettere la qualità di un evento o fare la differenza tra la riuscita o l’insuccesso di un incontro, per aziende e istituzioni scegliere un interprete umano – e soprattutto qualificato – continua ad essere la strada migliore.

Se hai bisogno di un servizio di interpretariato professionale per conferenze, incontri aziendali o eventi internazionali, contattami. Sono qui per aiutarti a superare le barriere linguistiche con competenza ed esperienza – e con la massima riservatezza!