Traduzione di file InDesign

Se create i vostri cataloghi, le vostre newsletter o brochure con Adobe InDesign 2022 e li volete tradurre e revisionare direttamente all’interno di InDesign, avete trovato la persona giusta! Ma quali sono le considerazioni da fare prima di tradurre un file .indd?

Di cosa bisogna tenere conto nella traduzione di file InDesign?

Rispetto ad altri formati più comuni, come Word, Excel o PowerPoint, i file InDesign presentano alcune difficoltà in più per essere tradotti. Se create i vostri cataloghi, dépliant e materiali pubblicitari con InDesign e avete intenzione di pubblicarli in altri paesi, vi consiglio di tenere conto di alcuni punti – idealmente prima di scrivere la versione originale italiana e di definire il layout.

 

1. Concordate fin dall’inizio quale versione di InDesign usare

Soprattutto con la nuova versione di Adobe Creative Cloud e InDesign 2022 gli aggiornamenti sono abbastanza frequenti e possono arrivare più volte al mese. Normalmente l’update avviene in modo automatico, senza che ce ne accorgiamo, se non si disattiva questa funzione. Idealmente quindi tutte le parti utilizzano sempre l’ultima versione, la più aggiornata. Se però qualcuno nel team, per vari motivi, dovesse voler usare una versione precedente, è indispensabile segnalarlo prima di iniziare la traduzione, perché lavorare con versioni differenti può causare problemi di lavorazione al termine. In questi casi come soluzione di emergenza si possono usare i file idml per importare i testi tradotti.

 

2. Inviate al traduttore il pacchetto completo di font

Si potrebbe pensare che le font siano una questione puramente estetica e non legata ai contenuti e alla traduzione, ma ricordate che a valle della traduzione si deve verificare che i testi non superino la lunghezza delle cornici (v. punto 3) ed è sempre necessario adattare titoli, sottotitoli, tabelle ecc. Font diverse possono avere ingombri molto diversi, e quindi occupare più o meno spazio.

Se il traduttore non ha tutte le font, deve installare delle font sostitutive, col rischio che il risultato non sia identico. Se si lavora con una font troppo diversa da quella originale, a volte la lettura può anche diventare impossibile:

Problemi dovuti a font mancanti

 

3. Valutate la lunghezza dei testi e le dimensioni delle cornici di testo

Ricordate sempre che con la traduzione i testi si possono allungare anche del 10-15%. Chiedete al vostro grafico di lasciare un po’ di spazio libero e di non riempire completamente le cornici con il testo. Se lo spazio non è sufficiente per contenere la traduzione, il revisore sarà costretto ad accorciare i testi, con conseguenti costi aggiuntivi. Inoltre va persa una parte del contenuto che volevate comunicare.

In poche parole avrete pagato:

  • il copywriter per scrivere il testo in italiano,
  • il grafico per impaginarlo,
  • il traduttore per tradurlo in tedesco,
  • il revisore per rivedere la traduzione e
  • un secondo revisore per accorciare il testo del 15%, buttando via una parte di lavoro fatta dai quattro professionisti che l’hanno preceduto. Una spesa inutile, che si può evitare.

 

4. Considerate l’ordine degli elementi grafici

La sintassi (ovvero l’ordine delle parole all’interno della frase) non è uguale in tutte le lingue. In tedesco e in inglese ad esempio l’aggettivo è seguito dal sostantivo (come ad esempio Innovatives Produkt). Se graficamente in un titolo il termine Innovatives si trova al di sopra di Produkt, non sarà sufficiente tradurlo, ma si dovrà anche cambiare la disposizione grafica degli elementi.

Dopo la traduzione in italiano l’ordine sarà invertito, l’aggettivo segue il sostantivo: Prodotto innovativo. Si dovrà quindi modificare la grafica, mettere in evidenza la seconda parola e ricollocare le cornici di testo. Questo tipo di intervento si può fare direttamente in InDesign, dopo la traduzione e durante la revisione grafica.

Differenze sintattiche tra tedesco e italiano

 

5. Non inserite termini con Trova & Sostituisci (o con la traduzione automatica)

Non effettuate mai delle traduzioni “automatizzate” inserendo dei termini con Trova & Sostituisci, soprattutto se si tratta di singole parole. Anche se conoscete il traducente corretto o avete un vostro glossario aziendale, non significa che il termine vada bene in qualsiasi contesto. Un esempio: l’aggettivo tedesco mittel si traduce in italiano con medio. La traduzione è corretta, ma va adattata ai singoli contesti, con almeno quattro possibili varianti: medio, medi, media, medie. Quindi anche quando la parola si trova isolata nella cella di una tabella o in un sottotitolo, non è detto che la si possa sostituire automaticamente in tutto il documento con il termine medio, perché dipende dal contesto.

Per non parlare della confusione che si potrebbe creare se si sostituisse anche il sostantivo Mittel, che significa mezzo o stumento, con una serie di implicazioni che vi lascio immaginare.

Ancora più complessa è la situazione in cui una parola ha più significati, che in altre lingue dovranno essere tradotte diversamente. In tedesco la parola Inhalt significa sia indice/sommario, sia contenuto/ingredienti. Se quindi nel vostro catalogo di prodotti a pagina 2 avete il titolo Inhalt (Indice) e a pagina 38 il contenuto di un set di prodotti, rischiate di ritrovarvi un Indice del set anziché un Contenuto del set.

 

6. Evitate testi non modificabili all’interno di immagini

Non usate immagini che raffigurano testi. Quando si inseriscono dei grafici o degli screenshot, la figura comprende del testo, che però non è editabile: slogan pubblicitari, voci di menu, scritte su pulsantiere e bottoni, messaggi di errore e di allarme e così via. Se non è possibile ottenere queste immagini nella lingua di arrivo, vi consiglio di aggiungere una didascalia o casella di testo, inserendo manualmente il testo contenuto nell’immagine, in modo che poi possa essere tradotto.

 

7. Coinvolgete le vostre affiliate o la vostra casa madre all’estero nel processo di traduzione

Un traduttore professionista durante la traduzione si mette sempre in contatto con le persone che alla fine saranno i lettori o gli utilizzatori della traduzione – che si tratti dei responsabili vendite, degli ingegneri o tecnici, degli esperti di marketing o degli avvocati dell’ufficio legale. In questo modo è possibile chiarire fin dall’inizio gli obiettivi del testo, concordare i dettagli tecnici, selezionare la terminologia corretta e prendere insieme le decisioni stilistiche.

Sia durante la traduzione, sia al termine è possibile generare un file pdf da mettere a disposizione dei vostri esperti, della vostra casa madre o affiliata, che – anche senza usare InDesign – potrà leggere e correggere o commentare il testo, e partecipare attivamente al progetto. Le modifiche richieste si possono poi inserire in InDesign durante il processo. In questo modo al termine della traduzione tutte le parti interessate saranno soddisfatte, senza il rischio di dover rimettere mano al testo più volte.

 

Approfondimento: inserire automaticamente le modifiche da pdf

Importazione automatica in InDesign di modifiche effettuate su file pdf

Adobe InDesign permette di importare nel file indd le modifiche effettuate all’interno di un file pdf. Questo significa che il revisore (ad esempio il responsabile vendite dei mercati Germania, Austria e Svizzera) può intervenire sul file pdf, anche senza avere Adobe InDesign, e poi inviare il testo al grafico, che potrà importare le modifiche direttamente nel file indd.

Il grafico può vedere ogni intervento e decidere se accettare la modifica oppure no (v. figura a fianco). Se il grafico non conosce la lingua in questione, accettare tutte le modifiche ridurrà anche il rischio di inserire inavvertitamente nuovi errori.

 

8. Accenni alla scrittura da destra verso sinistra

In alcune lingue, come ad esempio l’arabo e il giapponese, si scrive da destra verso sinistra. Di conseguenza la copertina di un impaginato si trova nel punto in cui in genere si trova la quarta di copertina, ovvero il retro della copertina. Questo a sua volta significa che l’intero layout è letteralmente invertito. Per queste lingue quindi non si dovrà soltanto incaricare un traduttore specializzato, ma anche un grafico esperto che si occupa di ristrutturare completamente l’impaginazione.

 

Cosa posso fare per voi

Utilizzo InDesign da oltre 10 anni per la redazione e traduzione di testi, ho frequentato diversi corsi specifici e preso lezioni individuali da insegnanti professionisti. A valle della traduzione adatto i titoli e sottotitoli, i box di testo e gli altri elementi in modo da adattarli alla lingua di arrivo, rispettando i canoni estetici, e faccio le modifiche grafiche necessarie per sistemare il layout. Al termine ricevete il file InDesign tradotto, revisionato e perfezionato a livello grafico, nel formato Indd, essenzialmente pronto per la stampa, senza bisogno di ulteriori lavorazioni da parte della vostra redazione o dello stampatore.

Per gli altri servizi in cui sono specializzata guardate la mia pagina sulle traduzioni tecniche.